Dilemma del prigioniero

Siamo buoni o solo furbi? Il dilemma del prigioniero

Vediamo alcune interessanti giustificazioni filosofiche della moralità che scaturiscono da un contesto completamente diverso rispetto all’amore istintivo. Teorie che riconducono la morale alla razionalità si trovano in vari pensatori come, ad esempio, David Gauthier, filosofo contrattualista Hobbesiano del XVI secolo, le cui idee sono sintetizzate da studiosi moderni tramite il modello del dilemma del prigioniero reiterato, che propongo qui, un po’ rivisto a mio piacimento.

Vediamo come due individui, A e B, possano avere convenienza ad agire in modo “morale” (collaborando reciprocamente) anche quando in un orizzonte temporale di breve termine otterrebbero un beneficio maggiore, dal punto di vista utilitaristico, a comportarsi immoralmente, cioè tradendo la controparte.

Immaginiamo che Alberto e Beatrice (A e B), prigionieri in una cella, decidano di collaborare per scappare di prigione. Quando arriva il gran giorno, entrambi si trovano di fronte alla scelta se effettivamente procedere con quanto pattuito, o tradire l’altro.

  • Caso 1: A coopera, B coopera. Alberto solleva Beatrice fino alla finestra della prigione. B, una volta fuori, anziché fuggire a gambe levate si ferma a cooperare, allungando il braccio per far salire anche A. Apparentemente la collaborazione è andata a buon fine (assegnamo un risultato “+” per ciascuno), ma entrambi si sono attardati e c’è una certa probabilità che vengano ancora catturati.
  • Caso 2: A coopera, B tradisce. Una volta che B ha raggiunto la finestra con l’aiuto di A, B lo tradisce e fugge a gambe levate. Così B guadagna tempo e massimizza le sue probabilità di scappare (++ per B), al contrario A non riuscirà a superare la finestra, verrà catturato e la sua pena aggravata (–).
  • Caso 3: A tradisce, B coopera. È a parti invertite rispetto al caso 2, cioè B fa da scaletta ad A fino alla finestra, ma lui la tradisce scappando a gambe levate (++), B verrà catturata e la sua pena sarà aggravata (–).
  • Caso 4: A tradisce, B tradisce. Al contrario degli accordi presi, all’arrivo del gran giorno entrambi decidono di non collaborare. Rimarranno quindi entrambi in cella a scontare la loro pena standard (-).

La scelta razionale individuale per entrambi è, in questo caso specifico, il tradimento, che può portare, nel caso migliore, a un risultato ++, se va male a un risultato -. Cooperare invece, nella migliore ipotesi rende soltanto +, nella peggiore –.

Il tradimento sembra la scelta ottimale, ma l’orizzonte temporale delle relazioni umane spesso non riguarda il solo superamento di una finestra di una prigione. A e B potrebbero avere convenienza a collaborare ancora, per superare le mura, e poi ancora per affrontare una guardia, per stare in allerta mentre l’altro dorme, fuggire dal paese etc. 

Share this page:
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail